Carlo Darwin
affettuosissima memoria. Quel maestro era il professore Henslow, che allora aveva lasciato lo insegnamento della mineralogia per assumere quello della
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delfino, un leone, un lombrico, con quelle forme appunto e quei caratteri e quel modo di vita in cui vi si mostrano oggi.
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Una prima coppia di progenitori ha potuto dare origine a quel numero sterminato di individui che si sono poi andati e si andranno ancora
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solo, e come ciò si deva dire di molti animali marini, che in quel tempo venivan giudicati individui e sono invece realmente un complesso d'individui
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Un capitolo importantissimo della zoonomia di Erasmo Darwin è consacrato all’istinto; in questo capitolo splende la vastissima erudizione di quel
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molte generazioni dai perpetui sforzi degli animali stessi per provvedere al bisogno d'alimento, e tramandate alla rispettiva progenie con quel costante
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in quel modo nel quale si fanno nella musica le variazioni sopra un tema. Così il Goethe fece considerare siccome foglie trasformate le varie parti
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Quel viaggio durò cinque anni, e il Darwin ne raccontò le principali vicende in un volume intitolato:
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La nave che doveva fare quel viaggio di circumnavigazione sotto il comando del capitano Fitz-Roy si chiamava il Beagle.
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Nelle grandi foreste africane essa cerca il suo pascolo fra le rigogliosissime fronde di quegli alberi sterminati. Quel tener su continuamente il
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avente parzialmente l’apparenza della pelle dei neri. In quel lavoro il dottor Wells avvertì che tutti gli animali, entro una certa misura, hanno tendenza
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la dolcezza di riposarmi col pensiero nel passato. Pure oggi ho quel viaggio nella memoria come quando lo traduceva, e ancora tengo dietro a passo a
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nota a quel breve cenno storico ha le parole seguenti:
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universale, ebbero accenni più o meno remoti da questo da quel filosofo, e talora tanto espliciti da riempirci ora di meraviglia. Ciò non toglie che
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Quando Carlo Darwin s’imbarcò giovinetto per quel grande viaggio di circumnavigazione, conosceva certamente le idee del suo nonno, Erasmo Darwin. Non
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littorale dell'America del sud e di quelle che sono proprie di quel continente; ciò mi stupì grandemente, come la varietà delle specie che abitano
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aveva sofferto in modo straziante. Le conseguenze di quel viaggio rispetto alla sua salute gli si fecero sentire per tutta la vita. Ebbe sempre una
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. Nella casa quel comfort che a noi pare lusso, mentre in Inghilterra non significa se non che un uomo colto si trova in regolate condizioni finanziarie
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abbastanza meschino a cui l’uso politico ha ridotto questa parola, ma era liberale in quel magnifico senso che intendevano i trecentisti: un uomo
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Darwin, pubblicati in quel tratto di tempo, ha un grande valore la sua Monografia dei Cirripedi. Sono due volumi di un migliaio di pagine, con quaranta
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proprietario della greggia che ebbe quel montone pensò che sarebbe stato vantaggioso per lui avere molti montoni di quella sorta, perché non avrebbero potuto
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Nessuno più di Vittore Ghiliani era in condizioni di comprendere quel volume, e invero egli sommamente se ne compiacque e nella sua immensa ricchezza
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meno possibili sopra una vasta scala variazioni ereditarie, e quel che più importa, vedremo quanto grande sia la facoltà dell’uomo di accumulare
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avrebbe bastato a dar salde fondamenta alla nuova teoria e avrebbe portato quel grande rivolgimento nelle menti e quel grande progresso nel sapere
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suo lettore, il quale, rapito da quel purissimo amore del vero che splende in ogni parola del Darwin, rapito da quella calma sublime che non lo
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questo avvilimento. Dimodoché un giorno, a Napoli, senza sapere proprio quel che mi facessi, quasi meccanicamente, scrissi col lapis sul margine del
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modalità del pensiero, e nell'assegnare quindi ai primi il carattere della necessità. Con ciò l'uomo aveva ricuperato il suo posto nell'universo e, quel che
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prevedeva sarebbe stata prodotta dal suo libro. Ma in breve, appunto per l'immenso scoppio che tenne dietro alla pubblicazione di quel volume, e pel
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in questione, da un'altra parte la grande copia dei materiali raccolti, furon causa che egli abbandonasse quel pensiero e si deliberasse a pubblicare
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Come sempre, egli applica quel suo mirabile metodo critico con cui passa in rassegna diligentemente ad una ad una tutte le spiegazioni possibili di
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generazione l'erede di tutte quante la precedettero, di modo che quel che siamo non lo siamo se non per le virtù e i vizi dei nostri antenati. Ma qui
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"Sicuro che l'uomo diventato, sviluppato non è più quel semidio che si credeva al disopra di ogni comunanza colla natura: però la scossa che gli dà
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Ripeto ora le stesse parole. Da quel tempo in qua si è fatto più che mai un gran parlare di Carlo Darwin, in male e in bene, ma pochi fra quelli che
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greco doveva sembrare oltremodo ridicola la pretesa divinità di un povero giudeo, di un figlio di quel popolo umile e disprezzato, dì un uomo cui un
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volentieri ci abbrustolirebbe sul rogo quel prete che oggi, vista la mala parata, pone Darwin fra gli interpreti della parola di Dio ! Quanto furore
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"Una città bloccata deve essere sempre un luogo di dimora poco piacevole; in quel caso poi vi erano sempre da temere i briganti interni. Le
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quel possedimento era uno dei più vasti, che il padrone di esso era uno dei più ricchi possidenti del paese, che il nipote del padrone ne aveva
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cosi noncurante sulla tua sella, devi cadere. — In quel momento uno struzzo maschio sbucò fuori proprio sotto il naso del cavallo, il giovane puledro
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. Se uno di noi andasse in Inghilterra a fare queste cose non credete che il re d'Inghilterra ci manderebbe via subito da quel paese? — E questo
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immaginare la povertà di quel luogo da questo fatto, che quantunque contenga alcune centinaia di abitanti, uno della nostra brigata non riuscì in nessun
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Quel soprintendente di miniere fece al Darwin la seguente domanda;
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naturale. Egli fa invece assennatissime considerazioni attorno alle febbri di quel paese e alle cause in generale delle malattie prodotte dalla malaria, e
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, conseguenza di quel sistema; le guerre sanguinose nelle quali i vincitori non risparmia’ vano né donne, né bambini, sono stati aboliti; e che la
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Quel giornale, annunziando la morte di Carlo Darwin, ha queste parole:
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parte quel bisogno e quel desiderio, che, come osserva sir J. Herschel, sente un uomo, quantunque ogni bisogno del suo corpo sia pienamente sodisfatto
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godere di quel benefizio. Investigando le ragioni del fatto, credette riconoscere che la ragione si fosse questa, che ai poveri dispiaceva ricevere per
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La madre di Carlo Darwin discendeva pure da uno stipite nobilissimo; era figlia di Giosuè Wegdwood, quel grande fabbricatore di porcellane che fu
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gigantesche di quel genere di uccelli, il Dinornis, sembrano aver qui sostituito i quadrupedi mammiferi, nello stesso modo dei rettili nell’arcipelago
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questo o quel colore.
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spiccata affinità con quelli dell'America, sebbene siano separati da quel continente da un vasto spazio di mare, largo circa 500 a 600 miglia
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Accademia della crusca
